Il circolo Ratatoj nasce nel 2001. L'esperienza "circolo" nella sede storica di Via Alessi a Saluzzo termina dopo 14 anni di intensa animazione culturale e sociale, durante i quali sono stati acquisite professionalità e competenze nel campo organizzativo, della progettazione culturale, della direzione artistica, nella gestione e dell'organizzazione di eventi. Negli ultimi anni l'amministrazione comunale di Saluzzo ha affidato all'associazione la gestione dell'Antico Palazzo Comunale, Tasté Move, progetto di valorizzazione dei prodotti del Monviso e delle Valli Occitane e, dal 2018 la gestione del cinema teatro Magda Olivero di cui Ratatoj cura la stagione teatrale, musicale e cinematografica e tutti gli appuntamenti collaterali e sul quale intende investire per la creazione di un nuovo ciclo associativo mantenendo inalterati lo spirito e le motivazioni che hanno sempre qualificato il suo operato: la valorizzazione della creatività, l'aggregazione associativa come forma di crescita e di confronto della comunità, l'attenzione ai processi culturali e artistici che investono la società contemporanea, la promozione di attività ed eventi a spiccata valenza sociale e culturale.
Con questo spirito - Ratatoj - vuole valorizzare il cinema teatro Magda Olivero: uno spazio che è già patrimonio della città e farlo diventare un punto di riferimento della collettività, uscire dalla logica dell'evento, ma pensare ad appuntamenti che creino comunità per trasmettere il messaggio che il Cinema Teatro Madga Olivero è uno spazio che vive e respira ogni giorno grazie alla partecipazione.
Un progetto di produzione e distribuzione culturale partecipata attraverso tre linguaggi distinti ma che possono lavorare in sinergia: teatro, cinema e musica. L’obiettivo è quello di coinvolgere diverse fasce di pubblico (adolescenti, giovani, adulti) attraverso la realizzazione di eventi culturali e sociali sia come fruitori dell’iniziativa ma anche come ideatori e protagonisti delle stesse. Germinazione controllata di percorsi creativi che persegue i criteri ed i canoni della filosofia open culture; promuovendo la crescita di processi produttivi virtuosi e favorendo la partecipazione dei cittadini a percorsi di ripensamento degli spazi pubblici della città in sintonia con le reali necessità del territorio.